15 mai 2013

Povera Cécile Kyenge

Non conoscevo Cécile Kyenge prima della sua nomina a Ministro dell'Integrazione in Italia. Non avevo mai sentito il suo nome. 
Quando andavo dall'Italia trent'anni fà per ritornare nello Zaire dopo tre anni di soggiorno in quel meraviglioso paese, mi dicevo che l'Italia era il paese più umano dell'Europa. Trovavo gli Italiani piu gentili, plu accoglienti pur avendo degli amici tedeschi, austriani, belghi o svizzeri. Quando ci sono ritornato negli anni 90, le cose cambiavano già. Un amico italiano mi ha detto: "Guarda Claver, l'Italia non è più come fu prima. La presenza di tanti stranieri disturba tanto la gente che non si vergogna più di accusare le persone di colore di essere la causa di tutti i peccati del mondo." Per esempio non piace al mio vicino di fronte che io abbia degli amici africani.
Come la crisi economica è gravissima, la nomina di Cécile Kyenge viene a risuscitare i vecchi demoni dell'odio razziale. I nostri che vivono in Italia lo dicono. Quando Balotelli marca un goal per il Milan o gli Azzuri, nessuno contradisce il goal. Pero non vogliono della persona perchè lui è differente, un uomo di colore come dicono. L'altro ieri all'Olimpico, la partita tra la Roma e il Milan è stata disturbata dai cori razzisiti contro Balotelli e Boateng. Quella è la tragedia di essere nero in Italia oggi. Povera Cécile Kyenge!
Quando penso al paese che ho conosciuto quando ero giovane, non ci credo. Purtroppo è cosi la realta attuale. Speriamo che la situazione diventerà più calma negli prossimi giorni o mesi. La differenza razziale, quando non si è attento, puo' dividere un paese. Comunque ci vedo un segno della società italiana nel futuro.  Lo Stato dovrà legiferare ed educare la populazione ai valori del tempo della mundializzazione. Questo vale per tutti i paesi del mondo dove le razze sono chiamate a vivere insieme. E' dispiacevole che dei sacerdoti catolici hanno publicamente preso posizione contro Cecile Kyenge. Nella vita di ogni uomo la toleranza è une virtù; anche per i pagani. Forza Cécila! La tua lotta servirà di esempio a tante altre persone!

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